lunedì 8 aprile 2013

Al Presidente del Consiglio Regionale di Basilicata Dr. Vincenzo Santochirico


Al Presidente del Consiglio Regionale di Basilicata
Dr. Avv.  Vincenzo Santochirico

Caro Vincenzo,
consentimi di usare la prima persona singolare in virtù del rapporto di amicizia che ci lega e delle tante battaglie condotte insieme inseguendo il sogno di una Lucania che potesse offrire ai propri figli una vita dignitosa e ricca di speranze.
Mi rivolgo a te a titolo personale e come portavoce dei lucani residenti a Fidenza e nelle terre Verdiane ma anche certo di interpretare il sentimento di ogni lucano costretto dalle traversie della vita ad una esistenza forzata lontano dalla terra in cui è nato in ragione di una forte emigrazione che ha portati tanti figli della Basilicata a cercare fortuna in terre lontane.
Ho appreso dalla stampa della tua nomina a Presidente del Consiglio Regionale di Basilicata e la notizia, pur tenendo conto delle distinzioni politiche che in tante occasioni ci hanno visto distanti negli ultimi vent’anni, mi ha riempito d’orgoglio; ecco perché oggi mi rivolgo a te per esprimere alcune considerazioni.
Abbiamo appreso nel corso degli anni di provvedimenti adottati dalla Regione Basilicata in favore dei cittadini lucani, ultimo in ordine di tempo il bonus carburanti erogato ai residenti; mai una volta però tali provvedimenti hanno riguardato i figli di Lucania che nel corso degli anni hanno dovuto lasciare la propria terra.
Non siamo lucani anche noi? Eppure continuiamo a pagare la tassa sui rifiuti per intera sulle abitazioni che abbiamo lasciato nonostante le utilizziamo per poche settimane all’anno; paghiamo l’IMU sulle stesse abitazioni senza poter usufruire della detrazione di 200 euro sulla prima casa in quanto non residenti pur vivendo molti di noi in case d’affitto; torniamo in Basilicata ogni volta che ci è possibile e magari con noi portiamo gente di fuori a conoscere la terra di cui andiamo orgogliosi; ma soprattutto continuiamo a parlare nel mondo della terra di Lucania come della terra de sogni, tanto forte è l’amore che proviamo verso i paesi che abbiamo dovuto lasciare.
Si caro Vincenzo, ciò che proviamo noi che viviamo fuori verso la Lucania è vero amore e ognuno di noi sogna di poter tornare un giorno a vivere gli ultimi anni della propria vita tra i calanchi e le ginestre di una terra che profuma di dignità.
Ecco Vincenzo, noi figli di Lucania nel mondo amiamo la Lucania e ogni giorno sogniamo di ricongiungerci con essa, ma a quanto pare la Lucania non pare avere lo stesso sentimento per noi che viviamo lontano come se fossimo dei figli indesiderati.
Gesù nel Vangelo racconta la parabola del figliol prodigo e di come il padre imbaddisca la tavola e ammazza il vitello più grasso per accogliere a braccia aperte il figlio che era andato lontano, mentre per noi che non siamo andati via per nostra scelta ma perché costretti,  nessuna attenzione ma solo dimenticanza da parte di una madre terra che forse ci ha disconosciuti.
Se Essa ci ha disconosciuti noi però non riusciamo a dimenticarla e continueremo a raccontare di Lei in ogni posto dove ci condurrà il nostro peregrinare.
Caro Vincenzo, se oggi mi rivolgo a te in quanto Presidente del Consiglio della nostra Regione lo faccio con la speranza che almeno tu possa farti portavoce dei nostri sentimenti presso chi governa la Basilicata affinchè i figli di Lucania partiti per terre lontane siano ricordati e riconosciuti quanto tali, al pari dei loro fratelli rimasti e al pari loro gli vengano riconosciuti uguali diritti come è giusto che sia. Noi non chiediamo nulla che non ci spetti di diritto, ma se a uno qualunque dei cittadini lucani sarà riconosciuto un qualsiasi privilegio allora è giusto che tale privilegio venga riconosciuto a tutti i figli di Lucania, anche a coloro che a loro malincuore hanno lasciato la propria terra.
Un carissimo abbraccio
Tonino Ditaranto

venerdì 5 aprile 2013

Liuzzi e Petrocelli se volete fare i grillini fatelo pure ma prima andate a lezione di storia


Fa senso leggere le abnormi dichiarazioni dei neo eletti parlamentari cinque stelle lucani Liuzzi e Petrocelli a proposito del Senatore Bubbico ma la cosa non mi stupisce più di tanto dato il notorio atteggiamento grillino verso la politica e gli uomini che la rappresentano. A differenza loro io però cerco sempre di discernere e di non fare mai di tutta erba un fascio. Bubbico è stato Consigliere regionale per un mandato e mezzo prima di divenire Governatore di Basilicata; durante il primo mandato fu costretto a dimettersi per fare posto a Lotito mentre nel secondo assunse il ruolo di Assessore alla sanità. Liuzzi e Petrocelli a tal proposito farebbero bene a visitare l’ospedale di Matera, fiore all’occhiello della sanità italiana prima di esprimere un qualsiasi giudizio o a rileggersi le delibere che per la prima volta nella storia lucana abolivano i tiket sui medicinali e sulle prestazioni sanitarie per tutti i pensionati e le fasce di lavoratori che non superavano il reddito di 25 milioni di lire. Durante il quinquennio di governatorato della Basilicata  da parte di Bubbico la lucania ebbe il riconoscimento da parte della Banca Centrale Europea di regione d’Europa con il più alto tasso di sviluppo, Bubbico riportò l’acqua lucana sotto la gestione della Basilicata sottraendola alla Puglia alla quale era stata regalata dai governi democristiani e diede scacco partecipando in prima persona ai blocchi e portando avanti con fermezza le trattative al governo Berlusconi che voleva far diventare Scanzano ionico sito di stoccaggio per le scorie nucleari (chissà dov’erano durante quel periodo Liuzzi e Petrocelli?). Sempre durante il governatorato Bubbico partì il progetto per la informatizzazione di tutti i giovani lucani ai quali venne consegnato a tutti a spese della regione il primo personal compiuter; magari gli stessi Liuzzi e Petrocelli hanno usufruito di quel beneficio. Lo stesso periodo sarà ricordato, dati alla mano come il quinquennio in cui si sono creati in Basilicata più posti di lavoro, personalmente ricordo tantissimi giovani che dall’Emilia e da tutto il nord rientrano in Lucania dove si erano riaperte tantissime prospettive occupazionali non solo nella valle del melfese ma anche intorno all’indotto che girava intorno alla produzione di salotti in provincia di Matera e alla produzione di frutta, ortaggi e verdura nella piana del metapontino. Successivamente Bubbico ha ricoperto la carica di sotto segretario di Bersani nei due anni di Governo Prodi e di Senatore della Repubblica all’opposizione durante l’ultimo Governo Berlusconi.
Io stesso ho espresso negli anni scorsi molte critiche a Bubbico, queste però non riguardavano mai le gratuite accuse che oggi gli rivolgono i parlamentari grillini che dimostrano di non conoscere la storia della Lucania, se mai io non gli ho mai perdonato di non essersi battuto per rimanere Governatore della Basilicata visto come sono andate le cose successivamente con la elezione di De Filippi e il conseguente ritorno alla regressione della nostra regione.
Tonino Ditarano