sabato 10 marzo 2012

Potenza, «le Poste mi hanno dato 1200 euro falsi»

la gazzetta del mezzogiorno

di Fabio Amendolara
POTENZA - Le hanno «rifilato» 1.200 euro falsi all’ufficio postale. Sei banconote da 200 euro che ora sono state sequestrate dai carabinieri. La denuncia l’ha presentata una donna di Potenza dopo l’amara scoperta.

I fatti: dopo un incidente sul lavoro accaduto oltre un anno fa era finalmente arrivato il mandato con il risarcimento: quasi 3mila euro. La lettera che accompagnava l’assegno invitava la signora a recarsi all’ufficio postale per l’incasso.

Lei esce di casa, va alla poste centrali, in via Grippo a Potenza, e mostra al cassiere «il mandato». Il cassiere - è il racconto che la signora ha fatto ai carabinieri - ha preso i soldi dalla cassa e li ha contati.

Poi li ha consegnati tramite la fessura che c’è sotto il pesante vetro che divide l’area di attesa dei clienti da quella di lavoro degli operatori. La donna li ha ricontati, li ha infilati in una busta bianca e li ha messi in borsa. Questo è accaduto una ventina di giorni fa.



L’altra giorno sua figlia ha festeggiato la laurea con amici e parenti. Dopo la festa la signora ha preso un paio di quelle banconote da 200 euro e le ha usate per pagare. La cameriera, alla cassa del ristorante, si è accorta che erano falsi.

Li ha inseriti più volte in una macchinetta per rilevare le banconote false, ma non c’è stato niente da fare. Quelle banconote da 200 euro venivano segnalate come false. La signora non ci crede. Gliele hanno date all’ufficio postale e per lei è impossibile.

Decide di tornare a casa. Prende le altre banconote ed effettua la verifica. False anche quelle. Su 3mila euro c’erano 1.200 euro falsi. Le banconote da 200 erano sette. Solo una è risultata essere vera. «Erano di ottima fattura», spiega alla Gazzetta chi ha potuto vederle. A Potenza, per ora, non sono arrivate alle forze dell’ordine altre segnalazioni per banconote da 200 euro false (che è inoltre un caso raro. Di solito i falsari preferiscono stampare banconote di taglio più piccolo, perché si possono spacciare con maggiore semplicità). L’unica pista che possono seguire gli investigatori, al momento, è quella dell’ufficio postale.

Bisognerà risalire a chi ha consegnato quelle banconote alle Poste di via Grippo. Le telecamere a circuito chiuso potrebbero aiutare gli investigatori a capire se qualche personaggio sospetto è entrato nell’ufficio postale nel giorno in cui la donna ha incassato i 3mila euro. È però passato già diverso tempo e c’è il rischio che i filmati non siano più disponibili.

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